| Voglio essere molto sincero. Ho visto una sola volta Flavio e già per questo il mio giudizio varrebbe nulla, ma - e lo dico - non mi è parso il nuovo Castelli. Spero non se ne offenda, né lui, né Mauro, ma la penso così, e penso che l'amicizia non è pappaeciccia. Arrivo anche a dire che in caso di azzurro Albanese o Spinelli (per me, vedi sopra) gli erano superiori e un'esclusione poteva starci.
Il problema è un altro. Ammesso che Flavio non sia il nuovo Castelli occorre domandarci due cose: - in azzurro: perché non è stato rilevato (né lui né nessuno, voglio peraltro pensare) con dati oggettivi e, se non certificati, almeno scritti su un foglio? - in generale: quanto abbiamo di meglio?
Ovvero: - in azzurro: siamo dei dilettanti che nemmeno ci facciamo passare per la testa che un raduno possa essere un momento di selezione certificata da super-partes tale da offrire uno strumento di valutazione di mercato (come Flavio avrebbe potuto avere per offrirsi sul mercato, appunto). Non mi meraviglia, peraltro. Siamo andati ai Campionati Europei U21 senza i migliori e lo staff tecnico mica si è dimesso. Non dico al momento, che la teoria del rispettare i ragazzi presentatisi poteva avere un senso. Ma dopo? - che il baseball italiano (calciball) è evidentemente sciccoso, perché se Flavio non è il nuovo Castelli è inconcepibile però - e di converso - che non abbia un'offerta, seria, anche dilettantistica, tipo alloggio e vitto, un benefit e vai, fra le nostre compagini "competitive" di A1 e A2. Per un ragazzo - si pensi - disposto a farsi il culo.
Che forse il problema è questo. Meglio aspettare che i pargoli vengano a noi (e se non vengono si prende Ramos&Kelly o quello del Parma che non mi ricordo) ma che vengano "già fatti".
Un ragazzo che non fosse un fenomeno ma che avesse la voglia di diventare un giocatore, non è merce che ci interessa.
Ci vogliono star - le risate - per essere "competitivi" o "di livello" come dicono molti a giustificare il lanzichenecchinaio, come se fossimo - le risate - "competitivi" o "di livello" con questo bidonaio al quale si dà alloggio, stipendio, benefit, olimpiadi e promozione giornalistica (Parisi che piangeva all'inno nazionale è un cult, considerando che chi ce lo diceva ci esortava a non avere biechi sentimentalismi, quali il rispetto per i nostri ragazzi).
Poi, e soprattutto, uno che chiede di avere un ambiente professionale che lo istruisce dà fastidio. Obbliga a lavorare chi di dovere, mette in luce l'incapacità di insegnare di chi - ancora - di dovere. Paglioli ce l'ha detto, è contrario al verbo "produrre", per lui il campione nasce già con le stigmate.
Seguendo Paglioli, Chad Curtis, che ha vinto 4 anelli con gli Yankees nemmeno sarebbe in Germania. Seguendo Paglioli, se fosse coerente, allora il CNT - di cui egli è dirigente - non dovrebbe esistere. Però.
Edited by roberto sieni - 1/2/2007, 00:48
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