TECNICA DI LANCIO

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Marco Borri
view post Posted on 13/8/2009, 10:49




Sarà dura togliersi di dosso due anni d'accademia, ma con molta pazienza e applicazione ce la può fare. C'è chi rimanendo in Italia non ce l'ha fatta (mi vengono in mente D'Ignoti, Romani, Paoletti, lo stesso Ularetti, gran talento interbase e con la mazza, adesso ridotto a tirare ball di tanto in tanto a Bologna)
 
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Marco Borri
view post Posted on 14/8/2009, 23:49




Nel frattempo, mentre noi si continua ad andare cogli sciamani cubani, loro:

http://www.nytimes.com/2009/08/09/magazine...=3&ref=magazine

e da questo e dal precedente articolo del NYY che abbiamo già postato giorni addietro è iniziata da qualche parte una discussione:

http://asmiforum.proboards.com/index.cgi?a...912&page=1#4328

E ancora un altro estratto dal noto studio dell'ASMI:

http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1805592...Pubmed_RVDocSum

... che conclude così:

"This finding is consistent with recent epidemiologic research indicating that amount of pitching is a stronger risk factor than type of pitches thrown."

Ragazzi, io di baseball capisco poco, e di lancio ancor meno, ma mi pare proprio che siamo di fronte a una bella battaglia fra consuetudine vs. scienza - e ho idea che la consuetudine non la stia prendendo molto bene.

Edited by Marco Borri - 15/8/2009, 01:16
 
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Balk
view post Posted on 23/3/2011, 11:37




Siamo nell'era del professionismo e quindi abbiamo, giustamente, la Coach Convention.
Si riesce anche ad avere un bel sitino

www.fibs.it/it-it/Sono-disponibili-...x?IdSection=677

dove, nel menù di destra, è possibile scaricare qualche pdf.

Io, ex lanciatore dal mediocre talento, clicco subito su "Come chiamare i lanci in partita".
Aspetto del gioco a me caro, poichè borioso come so, ho sempre avuto il sospetto che se fossi stato guidato da un catcher con la testa sulle spalle avrei ottenuto risultati assai migliori.
Non a caso la mia migliore stagione avevo come catcher Macchelli e Alessandro Bianchi, non proprio due sprovveduti.

Ma passiamo oltre: si apre un pdf con qualche slide di presentazione. Sinceramente per argomento tanto delicato credevo che meritasse qualcosa di più.
Premetto che non so da chi sia curato il materiale dal punto di vista dei contenuti, ma appena leggo la prima slide sospetto che ci sia lo zampino di qualche Imparatore dei nostri.
Il relatore è il mitico Bill Holmberg, che così bene sta facendo all'Accademia. Presumo che ci sia il suo sconfinato sapere dietro all'Opera Omnia.

Mi riesce difficile capire, ad esempio, la seconda slide di destra: sinceramente non capisco perchè si faccia questa differenza tra Manifestazione Internazionale e Stagione Regolare.
Pensavo che il baseball fosse bene o male lo stesso sia che si giochi contro il Neptunus Rotterdam piuttosto che contro il Novara. Al massimo cambieranno i battitori da affrontare, ma mi pare chiaro che questo sia sotto l'influenza della voce "Scouting".
Se a qualcuno di voi sia più chiaro il nesso di questa differenziazione mi illumini, al momento mi sfugge.

Se si passa alle altre slide, non trovate qualcosa di strano?
Ora nessuno chiede che con 4 slide tirate là si possa cambiare i destini di una carriera sportiva, ma la penultima slide a me sembra impressionante tanto è farcita da banalità sconcertanti e marchiani errori di fondo. Sinceramente se questa è la filosofia di Holmberg va bene tutto, ognuno la veda come vuole, se questo è l'insegnamento base agli Accademisti mi spiego il perchè di questa sfilza di fallimenti dei pitcher made in Tirrenia.

Punto A: trovo francamente eccessiva l'importanza data al cambio di velocità.
Non tutti i lanciatori hanno nel repertorio il cambio, ci sono altri lanci per spezzare il timing del battitore (sinker, tanto per fare un esempio?) o comunque poter partire da una situazione di forza. Inoltre, nella maggior parte dei casi, gestire questo lancio da parte di lanciatori che non effettuano il rilascio canonico "da sopra", ma si trovano a proprio agio con il "side-arm" o altri tipi di meccanica, diventa talmente difficile che alla fine si preferisce sviluppare altri lanci. Almeno così mi è stato insegnato velocemente da Greg Sabat ed ho sempre riscontrato come vera questa teoria. Altra cosa: l'utilizzo della fastball con l'impugnatura sulle 4 cuciture è ben diversa dalla fastball a 2 cuciture. Inutile parlare di un altro piccolo aspetto quale la pressione diversificata dei polpastrelli per poter ottenere un minimo di movimento nella fase finale del tragitto mano del lanciatore-guanto del catcher.
Se non si possiede nel proprio repertorio il cambio si può giocare su questo aspetto, non è proprio il massimo, ma è l'unico rimedio per far fronte a questa mancanza (grave, intendiamoci).

Punto B: perchè devo preferire per forza il cambio rispetto alla curva?
In base a quale motivazione? Ancora si crede che sia un lancio più facile, che si può controllare meglio e meno deleterio per la muscolatura del lanciatore?
MAH!!!!!

Punto G (evitiamo battute da taverna): siamo al livello minibaseball?
ci voleva Holmberg e la Coach Convention per questa perla di saggezza?

Download attachment
coach_convention_2011_Chiamare_i_lanci_in_partita.pdf ( Number of downloads: 11 )

 
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137 replies since 11/4/2006, 10:41   3513 views
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