Siamo nell'era del professionismo e quindi abbiamo, giustamente, la Coach Convention.
Si riesce anche ad avere un bel sitino
www.fibs.it/it-it/Sono-disponibili-...x?IdSection=677dove, nel menù di destra, è possibile scaricare qualche pdf.
Io, ex lanciatore dal mediocre talento, clicco subito su "Come chiamare i lanci in partita".
Aspetto del gioco a me caro, poichè borioso come so, ho sempre avuto il sospetto che se fossi stato guidato da un catcher con la testa sulle spalle avrei ottenuto risultati assai migliori.
Non a caso la mia migliore stagione avevo come catcher Macchelli e Alessandro Bianchi, non proprio due sprovveduti.
Ma passiamo oltre: si apre un pdf con qualche slide di presentazione. Sinceramente per argomento tanto delicato credevo che meritasse qualcosa di più.
Premetto che non so da chi sia curato il materiale dal punto di vista dei contenuti, ma appena leggo la prima slide sospetto che ci sia lo zampino di qualche Imparatore dei nostri.
Il relatore è il mitico Bill Holmberg, che così bene sta facendo all'Accademia. Presumo che ci sia il suo sconfinato sapere dietro all'Opera Omnia.
Mi riesce difficile capire, ad esempio, la seconda slide di destra: sinceramente non capisco perchè si faccia questa differenza tra Manifestazione Internazionale e Stagione Regolare.
Pensavo che il baseball fosse bene o male lo stesso sia che si giochi contro il Neptunus Rotterdam piuttosto che contro il Novara. Al massimo cambieranno i battitori da affrontare, ma mi pare chiaro che questo sia sotto l'influenza della voce "Scouting".
Se a qualcuno di voi sia più chiaro il nesso di questa differenziazione mi illumini, al momento mi sfugge.
Se si passa alle altre slide, non trovate qualcosa di strano?
Ora nessuno chiede che con 4 slide tirate là si possa cambiare i destini di una carriera sportiva, ma la penultima slide a me sembra impressionante tanto è farcita da banalità sconcertanti e marchiani errori di fondo. Sinceramente se questa è la filosofia di Holmberg va bene tutto, ognuno la veda come vuole, se questo è l'insegnamento base agli Accademisti mi spiego il perchè di questa sfilza di fallimenti dei pitcher made in Tirrenia.
Punto A: trovo francamente eccessiva l'importanza data al cambio di velocità.
Non tutti i lanciatori hanno nel repertorio il cambio, ci sono altri lanci per spezzare il timing del battitore (sinker, tanto per fare un esempio?) o comunque poter partire da una situazione di forza. Inoltre, nella maggior parte dei casi, gestire questo lancio da parte di lanciatori che non effettuano il rilascio canonico "da sopra", ma si trovano a proprio agio con il "side-arm" o altri tipi di meccanica, diventa talmente difficile che alla fine si preferisce sviluppare altri lanci. Almeno così mi è stato insegnato velocemente da Greg Sabat ed ho sempre riscontrato come vera questa teoria. Altra cosa: l'utilizzo della fastball con l'impugnatura sulle 4 cuciture è ben diversa dalla fastball a 2 cuciture. Inutile parlare di un altro piccolo aspetto quale la pressione diversificata dei polpastrelli per poter ottenere un minimo di movimento nella fase finale del tragitto mano del lanciatore-guanto del catcher.
Se non si possiede nel proprio repertorio il cambio si può giocare su questo aspetto, non è proprio il massimo, ma è l'unico rimedio per far fronte a questa mancanza (grave, intendiamoci).
Punto B: perchè devo preferire per forza il cambio rispetto alla curva?
In base a quale motivazione? Ancora si crede che sia un lancio più facile, che si può controllare meglio e meno deleterio per la muscolatura del lanciatore?
MAH!!!!!
Punto G (evitiamo battute da taverna): siamo al livello minibaseball?
ci voleva Holmberg e la Coach Convention per questa perla di saggezza?
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