| Sul siamo poveri lo ribadisco: non è vero. E non è il caso Torcato, come non è la società x, quella magari di mgdb che parlando di sé può anche avere tranquillamente ragione. Il siamo poveri non lo può dire una A2, una A2, ripeto, che è piena di oriundi, un restante che ha speso in questi anni 30 milioni l'anno per un allenatore, tanto costava rimessi insieme, il costo di un cubano, che tutti ce l'avevano, non può dirlo chi appena ha due soldi fa la squadra da categoria superiore e dopo che retrocede lo stesso, compra (compra, coi soldi, non coi risultati) la nuova promozione e la non-retrocessione (fate voi), che, tutti questi, non sono casi isolati, ma fenomeno diffuso.
O finché ci sono annunci di questo tipo, pubblicato liberamente su un sito internet (la soppressione di dati identificativi con xxx neppure sarebbe necessaria), che diceva:
Buongiorno, io sono un giornalista italiano che scrive di baseball. Sono di xxx. In Italia ci sono tanti campionati di baseball. Quello con il livello più alto è la serie A1; seguono A2, B, C1 e C2. xxx è in serie A2. La prossima stagione inizierà alla fine del mese di marzo 2004 e terminerà alla fine di settembre 2004. La Federazione Italiana Baseball ammette la possibilità di far giocare atleti con la doppia nazionalità e non atleti stranieri. La squadra del xxx cercando 2 lanciatori con doppia nazionalità. E’ importante che per ottenerla il giocatore abbia 1 genitore italiano o nonni italiani. Noi in Italia possiamo trovare i documenti presso il Comune di nascita, poi il giocatore va al consolato italiano più vicino e chiede la doppia nazionalità. Offriamo 2 bilgietti aerei (per venire in Italia e tronare a casa a fine campionato), appartamento da condividere con 2 altri giocatori, stipendio mensile. Se il giocatore è veramente bravo avrà la possibilità anche di giocare con la Nazionale Italiana che parteciperà ai Giochi Olimpici di Atene, perché l’allenatore della Nazionale sta cercando lanciatori di buon livello. Se conoscete qualcuno, scrivetemi. Grazie. Email xxx Hello, I’m an italian baseball journalist. I’m living in xxx. In Italy there are many baseball Leagues. On top A1 League, and after, A2, B, C1, C2. xxx baseball team is on A2 League. Next season will start on the end of march 2004 and will be end on the end of september. The Italian Baseball Federation allow only players with dual citizenship and not stranger players. We are lookinf for 2 pitchers with dual citizenship for xxx baseball team. For have dual citizenship the player must have 1 italian parent or 1 italian grandparent. We are able to have documents on italian ancestors in Italy and send documents in USA. After that, the player must go to the nearest italian consulate for ask his dual citizenship. We can offer 2 tickets fly (go to Italy and go-back to USA on the end of season), apartment near the baseball stadium to share with other 2 players, monthly salary. If the player is very good, he will be the possibility to play into the Italian Nation Team in the Greece Olipic Games because the national baseball manager is looking for good pitchers with dual citizenship. If you know any players interested write me. Thanks. Sincerely, the email is:xxx [copia-incolla diretto, errori ortografici nell'originale]
A parte questo, caro roger tocchi il punto centrale: che fare? Io, il mio modesto consiglio che ho sempre dato a chiunque me l'abbia chiesto, è stato di fare non per quello che è, ma per quello che deve essere. Bisogna che uno che opera in questo campo si metta a fare quello che fanno gli altri sport, o come gli altri sport, e si metta a fare qualcosa di più. Ugualmente, studi per diventare un allenatore vero. Mica si deve affidare allo specchiarsi in quella che è la nostra situazione, o la nostra attuale formazione, o quello che attualmente viene richiesto o insegnato dai nostrani. C'è una letteratura sconfinata che ti aspetta, non perdere tempo. Se domani arriverà il baseball vero uno non deve essersi fatto trovare impreparato perché in questa fase non c'erano stimoli o ragioni per diventarlo. Se poi non verrà, pazienza, certo, avrà studiato per nulla. O forse avrà fatto cambiare lui le cose, alzando, per quello che è il suo contributo, il livello da quello che è oggi per uno auspicabilmente più alto. Per rompere quel circolo vizioso che giustamente noti. Lo stesso con i ragazzi: dagli cultura del gioco, digli chi era Jackie Robinson, mettili ad allenarsi come fanno i loro coetanei nel nuoto o nel volley. Non guardare la realtà nostra, che ti porterebbe a fare poco, poco essendo, poco chiedendo. Va per una tua strada, trovando il modello fuori da qui.
Edited by roberto sieni - 10/2/2006, 15:12
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