| Bannato per questo messaggio. Ridateci Baldazzi.
Pur non apprezzando affatto quanto fatto da Bagialemani a Nettuno, non vedo poi così dramamtica la situazione con la sua nomina. Ogni nomina (chiunque vogliate, mettete voi il nome) che non sia alla base di un progetto di rifondazione, è una nomina inutile. Il nome, il volto ed il personaggio è insomma, a mio modestissimo avviso, del tutto irrelevante.
Questo il senso del mio "Di cosa state parlando?" dei post precedenti, che speravo fosse interpretato per quello che era.
Anche ora non c'è un progetto (come del resto non c'era od era "malato" nelle annate precedenti) che preveda una rifondazione seria e strutturata, un vero Anno Zero. Ancora siamo dietro ai cubani, ai nomi degli oriundi e a queste cose senza un minimo di lungimiranza. Ditemi cosa è cambiato dalla gestione Banchi.
Niente, solo che ora abbiamo meno soldi da spendere e quindi i nomi saranno, per forza, meno altisonanti. Di questo passo si chiude alla svelta, forse anche prima dei 5 anni messi in pista da Dani.
L'under 21 non sforna un prodotto interessante da un decennio. L'ultimo, smentitemi se sbaglio, è Andrea De Santis, che, con tutto il rispetto, non è niente di più che un onesto mestierante.
Avete visto una dichiarazione che possa far sperare in una inversione di tendenza? Un progetto come quello lanciato anni fa, dopo un'altra crisi, che portò a vedere in campo una formazione con Gasparri, i Ciacci, Bindi, Cappuccini, Ermini etc etc. Allora andava di moda fare con quello che si aveva in casa. Allora, in tempi di vacche magre, avevamo questi giovani da mandare in campo, frutto di dirigenze che non si preoccupavano di ingaggiare il Mago e spendere ogni euro a disposizione per Zamora o Corraro.
Anni di corse dietro a scudetti vinti con gli oriundioni in campo, ci fanno trovare, ora, ci troviamo in questa situazione. E, invece di fare tesoro degli errori e delle esperienze del passato, in questa situazione, si parla di Bagialemani, cubani, Figueroa e amenità del genere. Come se il futuro di una società dipendesse dalla cittadinanza dell'allenatore e non dal progetto alle spalle del Manager chiamato a realizzarlo.
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